Disabilità e inclusione: le diversità sono una ricchezza

L’ufficio catechistico regionale ha organizzato, sabato 9 novembre a Loreto, il convegno “Disabilità e inclusione. Esperienze in rete e buone prassi in famiglia, in parrocchia, a scuola, al lavoro, nello sport, nella cura”. Dopo il saluto delle autorità, tra cui Mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo delegato pontificio di Loreto, e Antonio Mastrovincenzo, presidente del Consiglio regionale delle Marche, sono state presentate alcune associazioni che si occupano di inclusione e disabilità e sono iniziati gli interventi, tra cui quello di Mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo.

«Accogliere le diversità è un mandato cristiano e umano – ha detto il dott. Alessandro Suardi, psicologo psicoterapeuta – e favorire l’inclusione fa parte di quelli che sono i nostri doveri etici. Io mi occupo di psicologia e psicoterapia e collaboro con l’ufficio catechistico regionale da tanti anni per la formazione. Per favorire l’inclusione, devono lavorare insieme il mondo della scuola, della chiesa, del lavoro, per progettare insieme interventi efficaci. Spesso i disabili vengono dimenticati e, con questo convegno, siamo riusciti a mettere insieme tutti gli attori della rete». «È il secondo convegno organizzato dall’Ufficio catechistico regionale – ha dichiarato don Mariano Piccotti, coordinatore direttori UCD Marche – dopo il primo che si è svolto a Jesi nel settembre 2017. Per l’inclusione è necessaria una mentalità che apra le porte a tutti senza paura e bisogna lavorare insieme per accompagnare i bambini, specialmente nelle scuole e negli ambiti educativi. È importante anche il cammino di fede, perché la Chiesa da anni dice che tutti hanno diritto ai sacramenti, anche i bambini con difficoltà. Cura pastorale significa iniziazione cristiana anche per loro».

Gabriele e Laura Cardinali, responsabili della pastorale familiare delle Marche, hanno sottolineato l’importanza del «rapporto amicale tra famiglie, in una relazione di fiducia. È fondamentale che le famiglie si aiutino a vicenda, con uno sguardo di solidarietà, attenzione e ascolto. Ognuno deve avere sempre in mente il dono che ha ricevuto per poterlo a sua volta donare agli altri». Per quanto riguarda il mondo della scuola, il prof. Franco Marini, responsabile della Pastorale scolastica delle Marche, ha spiegato che «la situazione è complessa, perché gli studenti possono avere diverse difficoltà. Non ci sono solo i casi di disabilità. Ciò che serve oggi è la formazione dei docenti, in modo che siano in grado non solo di conoscere le tecniche, ma anche di mettersi in relazione con i ragazzi, perché oggi loro chiedono soprattutto un rapporto con i docenti, chiedono di poter parlare perché la famiglia segue i figli, ma spesso manca il dialogo. La scuola deve fare un salto di qualità e, insieme ad essa, lo devono fare tutti i contesti che le ruotano intorno, dalle associazioni sportive alla parrocchia, perché portano avanti un discorso formativo ed educativo. Quando ciascuno va per conto proprio, gli interventi sono discordanti tra loro. Servono, quindi, una sintesi e un progetto comune».

L’arcivescovo Angelo Spina ha parlato della “Cura pastorale nei confronti del mondo della disabilità”. Riportiamo di seguito il testo integrale del suo intervento:

Relazione Mons. Angelo Spina – La cura pastorale nei confronti del mondo della disabilità – Loreto 9 novembre 2019

 

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